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04/02/2025 12:00
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Regulatory updates
“Correttivo” e compenso delle commissioni di collaudo
L’ articolo 92 del “correttivo” interviene sui compensi dei collaudatori, in particolare in caso di nomina di commissione di collaudo (articolo 29 dell’Allegato II. 14). La modifica, recita la Relazione illustrativa, “si rende necessaria in quanto, sulla base del quadro normativo attuale, le stazioni appaltanti forniscono interpretazioni non univoche nella determinazione del corrispettivo. La indeterminatezza deriva dallo stratificarsi di normative diversificate nel tempo nella materia in esame”. [[CASESTUDY]] In particolare, secondo quanto previsto dalla Relazione illustrativa, “si è ritenuto necessario chiarire in maniera puntuale come determinare i compensi della commissione di collaudo tramite una formulazione di mediazione ed equilibro, tenendo conto delle responsabilità che gravano su ogni membro della commissione medesima. Infatti, attualmente alcune stazioni app...
L’ articolo 92 del “correttivo” interviene sui compensi dei collaudatori, in particolare in caso di nomina di commissione di collaudo (articolo 29 dell’Allegato II. 14). La modifica, recita la Relazione illustrativa, “si rende necessaria in quanto, sulla base del quadro normativo attuale, le stazioni appaltanti forniscono interpretazioni non univoche nella determinazione del corrispettivo. La indeterminatezza deriva dallo stratificarsi di normative diversificate nel tempo nella materia in esame”. [[CASESTUDY]] In particolare, secondo quanto previsto dalla Relazione illustrativa, “si è ritenuto necessario chiarire in maniera puntuale come determinare i compensi della commissione di collaudo tramite una formulazione di mediazione ed equilibro, tenendo conto delle responsabilità che gravano su ogni membro della commissione medesima. Infatti, attualmente alcune stazioni app...
Nella valutazione dell’anomalia dell’offerta occorre accertare che questa si...
La formulazione di un’offerta economica e la conseguente verifica di anomalia si fondano su stime previsionali e dunque su apprezzamenti e valutazioni implicanti un ineliminabile margine di opinabilità ed elasticità, essendo quindi impossibile pretendere una rigorosa quantificazione preventiva delle grandezze delle voci di costo rivenienti dall’esecuzione futura di un contratto e per contro sufficiente che questa si mostri ex ante ragionevole ed attendibile. [[CASESTUDY]] Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, conferma come in sede di verifica dell’anomalia occorra procedere alla valutazione dell’attendibilità e dell’affidabilità dell’offerta nel suo complesso. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/01/2025, n. 500: 15. Da ultimo si scrutina, come anticipato, il primo motivo di appello, con il quale l’appellante ha dedotto l’erroneità ...
La formulazione di un’offerta economica e la conseguente verifica di anomalia si fondano su stime previsionali e dunque su apprezzamenti e valutazioni implicanti un ineliminabile margine di opinabilità ed elasticità, essendo quindi impossibile pretendere una rigorosa quantificazione preventiva delle grandezze delle voci di costo rivenienti dall’esecuzione futura di un contratto e per contro sufficiente che questa si mostri ex ante ragionevole ed attendibile. [[CASESTUDY]] Il Consiglio di Stato, nel respingere l’appello, conferma come in sede di verifica dell’anomalia occorra procedere alla valutazione dell’attendibilità e dell’affidabilità dell’offerta nel suo complesso. Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 23/01/2025, n. 500: 15. Da ultimo si scrutina, come anticipato, il primo motivo di appello, con il quale l’appellante ha dedotto l’erroneità ...
MIT: Verifica costi della manodopera
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 6 dicembre 2024, n. 2993 ha risposto al seguente quesito: L'art. 11 del D.lgs. 36/2023 introduce il c.d. principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, i quali devono essere indicati dalla S.A. nel bando di gara o negli inviti, seppur con facoltà da parte dell'operatore economico di indicare, nella propria offerta, un differente CCNL che garantisca l'equivalenza delle tutele ai lavoratori dipendenti. La S.A. ha l'obbligo di procedere, prima dell'aggiudicazione, alla verifica della congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali retributivi. Si chiede: 1.se tale verifica debba essere fatta sempre e comunque anche nel caso in cui l'operatore economico, in un appalto di lavori, applichi lo stesso CCNL individuato dalla S.A. con la medesima quantificazione e in caso a...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 6 dicembre 2024, n. 2993 ha risposto al seguente quesito: L'art. 11 del D.lgs. 36/2023 introduce il c.d. principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, i quali devono essere indicati dalla S.A. nel bando di gara o negli inviti, seppur con facoltà da parte dell'operatore economico di indicare, nella propria offerta, un differente CCNL che garantisca l'equivalenza delle tutele ai lavoratori dipendenti. La S.A. ha l'obbligo di procedere, prima dell'aggiudicazione, alla verifica della congruità del costo della manodopera rispetto ai minimi salariali retributivi. Si chiede: 1.se tale verifica debba essere fatta sempre e comunque anche nel caso in cui l'operatore economico, in un appalto di lavori, applichi lo stesso CCNL individuato dalla S.A. con la medesima quantificazione e in caso a...
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative. Busìa: “Va consentito di avvalersi anche della normativa ordinaria” Il decreto sulle misure organizzative urgenti per fronteggiare le situazioni di particolare emergenza e sull'attuazione del Pnrr “prevede tre interventi commissariali, su degrado sociale e disagio giovanile, sugli impianti di desalinizzazione in Sicilia e sulla funivia di Savona. In tutti e tre i casi si prevede che il commissario operi in deroga alle disposizioni ordinarie, per ciascuno con regole parzialmente differenti e non sempre definite nei loro contenuti: per questo sarebbe innanzi tutto opportuno prevedere che tali deroghe non siano indicate come obbligo ma come facoltà, lasciando al Commissario la possibilità di fare ricorso alle procedure ordinarie”. [[CASESTUDY]] Lo ha detto il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, G...
Dl Pnrr, Anac: le deroghe per i commissari siano facoltative. Busìa: “Va consentito di avvalersi anche della normativa ordinaria” Il decreto sulle misure organizzative urgenti per fronteggiare le situazioni di particolare emergenza e sull'attuazione del Pnrr “prevede tre interventi commissariali, su degrado sociale e disagio giovanile, sugli impianti di desalinizzazione in Sicilia e sulla funivia di Savona. In tutti e tre i casi si prevede che il commissario operi in deroga alle disposizioni ordinarie, per ciascuno con regole parzialmente differenti e non sempre definite nei loro contenuti: per questo sarebbe innanzi tutto opportuno prevedere che tali deroghe non siano indicate come obbligo ma come facoltà, lasciando al Commissario la possibilità di fare ricorso alle procedure ordinarie”. [[CASESTUDY]] Lo ha detto il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, G...
Riparto della giurisdizione in tema di revisione prezzi
Il Consiglio di Stato, con la sentenza odierna, esplicita in maniera puntuale la questione (e la relativa giurisprudenza) del riparto della giurisdizione in materia di revisione prezzi. Visti anche i cambiamenti apportati dal “correttivo” (modifiche all’art. 60 del Codice ed inserimento dell’allegato II.2-bis) alla disciplina della revisione dei prezzi, la sentenza appare di grande attualità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 22/01/2025, n. 489: 4.3.2.1. La giurisprudenza di questo Consiglio di Stato – pur nella varietà dei casi portati all’attenzione del giudice amministrativo – è univoca nell’attribuire alla propria giurisdizione le fattispecie di revisione prezzi, purché disciplinate dal ridetto art. 115 del d.lgs. n. 163 del 2006 (al quale peraltro l’orientamento giurisprudenziale consolidato attribuisce la portata di delinear...
Il Consiglio di Stato, con la sentenza odierna, esplicita in maniera puntuale la questione (e la relativa giurisprudenza) del riparto della giurisdizione in materia di revisione prezzi. Visti anche i cambiamenti apportati dal “correttivo” (modifiche all’art. 60 del Codice ed inserimento dell’allegato II.2-bis) alla disciplina della revisione dei prezzi, la sentenza appare di grande attualità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 22/01/2025, n. 489: 4.3.2.1. La giurisprudenza di questo Consiglio di Stato – pur nella varietà dei casi portati all’attenzione del giudice amministrativo – è univoca nell’attribuire alla propria giurisdizione le fattispecie di revisione prezzi, purché disciplinate dal ridetto art. 115 del d.lgs. n. 163 del 2006 (al quale peraltro l’orientamento giurisprudenziale consolidato attribuisce la portata di delinear...
Il primo caso di esclusione per violazione del divieto dell’art. 119 c. 1 (e sulla...
L’offerente, per mezzo di una pluralità di negozi, ha commissionato a terzi l’esecuzione di singole parti delle plurime prestazioni ad essa affidate, in modo tale che, nell’insieme, risulta provato che nessuna delle prestazioni oggetto dell’appalto sarebbe stata direttamente eseguita dalla società prima aggiudicataria. Per tale ragione avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, II, 21 gennaio 2025, n. 95, al fine di corroborare la bontà della decisione ha escluso che tali esternalizzazioni fossero avvenute mediante contratto di sub-fornitura, come affermato dall’aggiudicataria, per le seguenti ragioni. I caratteri distintivi del subappalto sono individuati dall’art. 119, comma 2, primo periodo, D. Lgs. 36/2023, che lo definisce come «il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazi...
L’offerente, per mezzo di una pluralità di negozi, ha commissionato a terzi l’esecuzione di singole parti delle plurime prestazioni ad essa affidate, in modo tale che, nell’insieme, risulta provato che nessuna delle prestazioni oggetto dell’appalto sarebbe stata direttamente eseguita dalla società prima aggiudicataria. Per tale ragione avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara. [[CASESTUDY]] T.A.R. Toscana, II, 21 gennaio 2025, n. 95, al fine di corroborare la bontà della decisione ha escluso che tali esternalizzazioni fossero avvenute mediante contratto di sub-fornitura, come affermato dall’aggiudicataria, per le seguenti ragioni. I caratteri distintivi del subappalto sono individuati dall’art. 119, comma 2, primo periodo, D. Lgs. 36/2023, che lo definisce come «il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazi...
L’articolo 108 c.9 ha natura imperativa
L’articolo 108 comma 9 del Codice riveste natura imperativa per cui si impone, mediante il principio dell’eterointegrazione prefigurato dall’articolo 1339 c.c., nei confronti degli atti di gara che risultino lacunosi ovvero che contengano previsioni contrarie.Lo ribadisce Tar Sicilia, Catania, Sez. V, 21/01/2025, n. 236: [[CASESTUDY]] 8.1. Il motivo è fondato.8.2. L’art. 108, comma 9, del codice dei contratti pubblici (secondo cui “Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale”) fissa un obbligo dichiarativo, a pena di esclusione, che riguarda il singolo operatore ed ha ad oggetto i propri costi della manodopera e della sicurezza...
L’articolo 108 comma 9 del Codice riveste natura imperativa per cui si impone, mediante il principio dell’eterointegrazione prefigurato dall’articolo 1339 c.c., nei confronti degli atti di gara che risultino lacunosi ovvero che contengano previsioni contrarie.Lo ribadisce Tar Sicilia, Catania, Sez. V, 21/01/2025, n. 236: [[CASESTUDY]] 8.1. Il motivo è fondato.8.2. L’art. 108, comma 9, del codice dei contratti pubblici (secondo cui “Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale”) fissa un obbligo dichiarativo, a pena di esclusione, che riguarda il singolo operatore ed ha ad oggetto i propri costi della manodopera e della sicurezza...
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La presenza di un’indagine preliminare di mercato senza limite al numero di operatori e l’invito alla procedura di affidamento del servizio di tutti quelli che hanno manifestato interesse non configurano in alcun modo un affidamento diretto, motivo per cui la SA non può invocare il principio di rotazione e il divieto di duplice consecutivo affidamento. [[CASESTUDY]] Rotazione appalti e divieto di riaffidamento: il TAR sulle procedure negoziate A spiegarlo è la sentenza del TAR Lombardia del 7 gennaio 2025, n. 28, accogliendo il ricorso proposto dall'affidatario uscente di un servizio e che la SA aveva escluso dalla nuova procedura di affidamento ritenendo di applicare la normativa del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) sulla rotazione degli appalti. Il tribunale amministrativo ha dato ragione al ricorrente, richiamando il comma 5 dell&rsqu...
La presenza di un’indagine preliminare di mercato senza limite al numero di operatori e l’invito alla procedura di affidamento del servizio di tutti quelli che hanno manifestato interesse non configurano in alcun modo un affidamento diretto, motivo per cui la SA non può invocare il principio di rotazione e il divieto di duplice consecutivo affidamento. [[CASESTUDY]] Rotazione appalti e divieto di riaffidamento: il TAR sulle procedure negoziate A spiegarlo è la sentenza del TAR Lombardia del 7 gennaio 2025, n. 28, accogliendo il ricorso proposto dall'affidatario uscente di un servizio e che la SA aveva escluso dalla nuova procedura di affidamento ritenendo di applicare la normativa del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023) sulla rotazione degli appalti. Il tribunale amministrativo ha dato ragione al ricorrente, richiamando il comma 5 dell&rsqu...
Fornitura PC: la porta USB C, in quanto migliorativa, è equivalente della porta...
ll capitolato speciale d’appalto richiedeva fra le “caratteristiche minime”, che i pc oggetto di fornitura fossero dotati di tre porte USB di cui due type A (almeno 3.2) ed una type C. I notebook offerti dal ricorrente escluso sono invece dotati di una porta USB type A 3.2 e di due porte USB type C 4/Thunderbolt 4. [[CASESTUDY]] Offerta valida? Risposta negativa arriva da T.A.R. Piemonte II, 20 gennaio 2025, n. 139. Non ha convinto il Collegio la tesi difensiva delle ricorrenti secondo cui, nel richiedere due porte di tipo A “almeno” 3.2, il capitolato avrebbe ammesso standard superiori al 3.2, con ciò consentendo la loro sostituzione con le porte di tipo C che sarebbero le sole che integrerebbero tali standard superiori (4/Thunderbolt 4), non presenti invece sulle porte tradizionali di tipo A (il cui standard massimo sarebbe, appunto, il 3....
ll capitolato speciale d’appalto richiedeva fra le “caratteristiche minime”, che i pc oggetto di fornitura fossero dotati di tre porte USB di cui due type A (almeno 3.2) ed una type C. I notebook offerti dal ricorrente escluso sono invece dotati di una porta USB type A 3.2 e di due porte USB type C 4/Thunderbolt 4. [[CASESTUDY]] Offerta valida? Risposta negativa arriva da T.A.R. Piemonte II, 20 gennaio 2025, n. 139. Non ha convinto il Collegio la tesi difensiva delle ricorrenti secondo cui, nel richiedere due porte di tipo A “almeno” 3.2, il capitolato avrebbe ammesso standard superiori al 3.2, con ciò consentendo la loro sostituzione con le porte di tipo C che sarebbero le sole che integrerebbero tali standard superiori (4/Thunderbolt 4), non presenti invece sulle porte tradizionali di tipo A (il cui standard massimo sarebbe, appunto, il 3....
Consorzi e lavori su beni culturali
Nel settore dei beni culturali rileva il possesso dei requisiti e la qualificazione tecnica, professionale nonché economica della impresa esecutrice e non dell’entità giuridica che formalmente assume le vesti di operatore concorrente o di soggettività rilevante ai fini della partecipazione in gara. [[CASESTUDY]] Questo stabilisce Tar Toscana, Sez. II, 20/01/2025, n. 85:Il Titolo III del D.Lgs. n. 36/2023-Codice dei contratti pubblici prevede un regime speciale per i contratti concernenti i beni culturali tutelati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.In tema di qualificazione degli operatori economici sono previste alcune peculiarità.Viene innanzitutto fissato il generale divieto di avvalimento di cui all’art. 104 del Codice dall’art. 132, comma 2.Il successivo art. 133 (recante Requisiti di qualificazione) ...
Nel settore dei beni culturali rileva il possesso dei requisiti e la qualificazione tecnica, professionale nonché economica della impresa esecutrice e non dell’entità giuridica che formalmente assume le vesti di operatore concorrente o di soggettività rilevante ai fini della partecipazione in gara. [[CASESTUDY]] Questo stabilisce Tar Toscana, Sez. II, 20/01/2025, n. 85:Il Titolo III del D.Lgs. n. 36/2023-Codice dei contratti pubblici prevede un regime speciale per i contratti concernenti i beni culturali tutelati ai sensi del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.In tema di qualificazione degli operatori economici sono previste alcune peculiarità.Viene innanzitutto fissato il generale divieto di avvalimento di cui all’art. 104 del Codice dall’art. 132, comma 2.Il successivo art. 133 (recante Requisiti di qualificazione) ...
L’art. 110 comma 1 del Codice prevede il subprocedimento di verifica dell’anomalia...
La previsione di cui all’art. 110, 1° comma del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36[1] prevede l’instaurazione del subprocedimento di verifica dell’anomalia solo in presenza di “elementi specifici” che risultino sintomatici del possibile squilibrio economico dell’offerta. Questo quanto ricordato da Tar Toscana, Sez. IV, 18/01/2025, n. 79: [[CASESTUDY]] 2.1. Anche il secondo motivo di ricorso (relativo alla mancata valutazione di anomalia dell’offerta dell’aggiudicataria) risulta poi manifestamente infondato. Il generale richiamo della previsione di cui all’art. 110 del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 operato dalla lex specialis della procedura non importa, infatti, l’obbligatoria ed automatica instaurazione della procedura di verifica della non anomalia dell’offerta. La previsione di cui all’art. 110...
La previsione di cui all’art. 110, 1° comma del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36[1] prevede l’instaurazione del subprocedimento di verifica dell’anomalia solo in presenza di “elementi specifici” che risultino sintomatici del possibile squilibrio economico dell’offerta. Questo quanto ricordato da Tar Toscana, Sez. IV, 18/01/2025, n. 79: [[CASESTUDY]] 2.1. Anche il secondo motivo di ricorso (relativo alla mancata valutazione di anomalia dell’offerta dell’aggiudicataria) risulta poi manifestamente infondato. Il generale richiamo della previsione di cui all’art. 110 del d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 operato dalla lex specialis della procedura non importa, infatti, l’obbligatoria ed automatica instaurazione della procedura di verifica della non anomalia dell’offerta. La previsione di cui all’art. 110...
Esclusione automatica e metodo “A”: le offerte pari o superiori alla soglia devono...
In caso di esclusione automatica determinata secondo il metodo A dell’Allegato II.2, devono essere escluse le offerte pari o superiori alla soglia di anomalia. Il “correttivo” chiude, proprio sul piano dell’intervento legislativo, l’infelice formulazione dell’Allegato II, in caso di utilizzo del criterio del prezzo più basso e scelta dell’esclusione automatica delle offerte anomale di cui al metodo A dell’Allegato II.2. [[CASESTUDY]] Vi era infatti un difetto di coordinamento tra le disposizioni contenute nell’allegato II.2 del nuovo Codice perché, con riferimento al metodo A, per un verso si prevede che la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano un ribasso “pari o superiore” a una soglia di anomalia determinata (punti 1 e 2), dall’altro, si concludeva disponendo che tutti gli sconti “superiori” alla soglia di anomalia fossero a...
In caso di esclusione automatica determinata secondo il metodo A dell’Allegato II.2, devono essere escluse le offerte pari o superiori alla soglia di anomalia. Il “correttivo” chiude, proprio sul piano dell’intervento legislativo, l’infelice formulazione dell’Allegato II, in caso di utilizzo del criterio del prezzo più basso e scelta dell’esclusione automatica delle offerte anomale di cui al metodo A dell’Allegato II.2. [[CASESTUDY]] Vi era infatti un difetto di coordinamento tra le disposizioni contenute nell’allegato II.2 del nuovo Codice perché, con riferimento al metodo A, per un verso si prevede che la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano un ribasso “pari o superiore” a una soglia di anomalia determinata (punti 1 e 2), dall’altro, si concludeva disponendo che tutti gli sconti “superiori” alla soglia di anomalia fossero a...